Anestesisti e rianimatori fermi: stop agli interventi a Nocera Inferiore e Roccadaspide

Insieme ai rianimatori hanno indetto lo sciopero saranno garantite solo le operazioni in urgenza, da mesi l’Asl non eroga i pagamenti degli straordinari

Anestesisti al lavoro
Anestesisti al lavoro
di Nello Ferrigno
Domenica 5 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 11:20
3 Minuti di Lettura

Sono stati rinviati i primi interventi chirurgici programmati per la prima settimana di maggio. Le porte delle sale operatorie dell’Umberto I di Nocera Inferiore si aprono solo per le urgenze.

Identica situazione all’ospedale di Roccadaspide. È la conseguenza della protesta degli anestesisti rianimatori che hanno deciso di sospendere le attività aggiuntive in elezione. L’Asl, infatti, non ha pubblicato la delibera di integrazione per pagare gli specialisti.

«Fino ad oggi - ha detto Vincenzo Stridacchio, rappresentante sindacale dell’Aaroi Emac, l’associazione anestesisti rianimatori ospedalieri - abbiamo avuto solo rassicurazioni ma nulla di concreto. Non abbiamo chiesto l’immediato pagamento ma soltanto che venisse firmata la delibera con la quale l’azienda riconosce il nostro lavoro, insomma un gesto di disponibilità nei nostri confronti. Invece, silenzio assoluto. Alla fine ci hanno costretto a fermarci». Il documento che dava il via libera ai pagamenti era atteso il 15 aprile scorso. «Non hanno nemmeno risposto alla lettera con la quale davamo un mese di tempo affinché la situazione si regolarizzasse», lamenta Stridacchio mostrando la mail inviata agli inizi del mese di aprile al direttore generale Gennaro Sosto, al direttore sanitario Primo Sergianni e al direttore amministrativo Fernando Chiumiento.

L’Asl Salerno aveva giustificato il mancato pagamento degli straordinari per lo sforamento dell’importo limite autorizzato, chiedendo ai primari dei diversi reparti di relazionare sull’attività svolta con l’ausilio degli anestesisti. «I rapporti - dice Stridacchio - sono stati inviati ma non è cambiato nulla». Attualmente i pagamenti per gli ospedali di Nocera e di Roccadaspide sono fermi al settembre 2023. La spesa supera di poco i 20mila euro. Va meglio al presidio ospedaliero di Battipaglia, qui mancano all’appello i versamenti da gennaio 2024 ad oggi. «Tutto ruota - spiega il medico sindacalista - intorno al budget di spesa quadrimestrale che non viene programmato ma calcolato successivamente con eventuali integrazioni. Insomma l’azienda quantifica questa spesa a lavoro effettuato e noi medici non sappiamo per quante ore possiamo lavorare». L’astensione dallo straordinario degli anestesisti rischia di mettere in difficoltà gli interventi chirurgici programmati che si basano sull’apporto indispensabile degli anestesisti e rianimatori.

Video

«Non sono cifre enormi - rileva il sindacalista - e non capisco perché si accumula questo ritardo nel riconoscere le prestazioni effettuate e soprattutto perché non si decide di programmare la spesa con un bilancio preventivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA