Jessica Alves terrorizzata dallo stalker: «Veniva agli eventi, si presentava sotto casa mia, riusciva sempre a trovarmi: è stato un incubo»

La modella ha raccontato la sua disavventura con l'uomo che era ossessionato da lei

Jessica Alves terrorizzata dallo stalker: «Veniva agli eventi, si presentava sotto casa mia, riusciva sempre a trovarmi: è stato un incubo»
Jessica Alves terrorizzata dallo stalker: «Veniva agli eventi, si presentava sotto casa mia, riusciva sempre a trovarmi: è stato un incubo»
Giovedì 9 Maggio 2024, 18:00
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Jessica Alves è un volto noto al pubblico italiano. La modella è stata più volte ospite nei salotti di Barbara D'Urso e, qualche giorno fa, è tornata al centro del gossip per il presunto flirt avuto con uno dei naufraghi dell'Isola dei Famosi, Artur Dainese. In questo momento, però, Jessica sta facendo parlare di sé a causa del suo racconto su uno stalker che non la lasciava in pace e che, ora, sembra che sia stato arrestato. 

Jessica Alves e lo stalker

Jessica Alves ha raccontato ai tabloid inglesi il terrore che ha provato quando ha capito che uno stalker l'aveva presa di mira e la perseguitava: «Riusciva a trovarmi perché io pubblico regolarmente la mia posizione sui social media. Mi fissava, eravamo a Mayfair. Era ubriaco e mi abbracciava, allora gli ho chiesto di non toccarmi in pubblico e di non toccarmi mai, di rispettare il mio spazio personale. Si è arrabbiato e ha iniziato a insultarmi e la sicurezza è arrivata e gli ha detto di andarsene. Il giorno successivo si è presentato alla mia porta con dei fiori dichiarandomi il suo amore, ero terrorizzata, è stato un momento di panico. Più tardi è tornato, la stessa notte, io tremavo, mi sono rifiutata di aprire la porta e ho chiamato la polizia. Ero così spaventata che ho fatto installare allarmi ad alta tecnologia alle mie porte e finestre e ho persino assunto un autista per avere più protezione quando mi muovo». 

Le parole di Jessica Alves

Jessica Alves ha anche aggiunto: «Adesso ho saputo che l’uomo è stato arrestato per un’altra questione, devo ammettere che sono sollevata per il fatto che non possa più perseguitarmi.

Spero che ora riceva le cure e tutto il sostegno di cui ha bisogno per poi tornare presto nella società come un uomo cambiato. Ultimamente, non ho partecipato a eventi a Londra né sono uscita molto per incontrare gli amici. Questo è per il trauma che ho subito. So che non è più nei paraggi a perseguitarmi ma, per adesso, mi sento molto più sicura se resto a casa».

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