Fervono i preparativi per festeggiare il Mariae Iubilaeum, il Giubileo di Santa Maria Incaldana, cioè la celebrazione dei 400 anni della presenza dell’icona della Vergine a Mondragone. Sarà un momento di spiritualità, di fede e di solida tradizione. I festeggiamenti hanno avuto un preliminare nel marzo scorso con la consegna del quadro a un gruppo di restauratori di Roma, per interventi urgenti di sistemazione. Il programma entrerà nel vivo però a fine aprile. Mercoledì 24 aprile è in programma un’udienza in piazza San Pietro con papa Francesco, alla presenza del vescovo diocesano Giacomo Cirulli. Il quadro tornerà in città il sabato successivo e sarà accolto presso il piazzale antistante la chiesa di San Giustino e sarà poi portato in processione al santuario del Belvedere, dove resterà per una veglia di preghiera che andrà avanti tutta la notte.
Domenica 28, il giorno del Giubileo e quattrocentesimo anniversario della prima traslazione avvenuta lo stesso giorno del 1624, sarà riportata in corteo nella basilica ed avrà inizio la festa patronale del Giubileo che andrà avanti fino al mercoledì successivo con l’icona che invece resterà esposta fino alla prima domenica di maggio.
Per risolvere la contesa, si decise di affidarsi al destino. Il quadro fu collocato su un carro trainato da una coppia di buoi bianchi e i bovini furono lasciati senza guida, liberi di scegliere il luogo verso cui dirigersi e dove collocare dipinto. I buoi, una volta liberati, si incamminarono lungo la strada per Mondragone e vi si diressero. Durante il cammino si fermarono nella zona dell’Incaldana e, all’incrocio della strada che attualmente porta alla cava di pietra, si accasciarono al suolo e morirono. La gente interpretò il segno come la volontà della Vergine di preferire Mondragone come luogo dove doveva essere custodito il quadro.