Meno bar e ristoranti, più negozi: «Così potrà rinascere il Borgo»

Il presidente nazionale di Fismo Confesercenti Campobasso presente ieri a Taranto: «Per la rigenerazione sono basilari le attività di vicinato. I saldi? Serve rivoluzionare date e tempi»

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Alessio Pignatellidi Alessio PIGNATELLI
Martedì 30 Aprile 2024, 05:00
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Meno bar e ristoranti, più negozi di vicinato per riqualificare zone come il Borgo o la Città vecchia. E cambiare completamente la politica dei saldi che per tempi e modalità è ormai antistorica. La ricetta per combattere desertificazione e crisi del commercio arriva dal presidente nazionale della Fismo, Federazione italiana settore moda Confesercenti, Benny Campobasso ieri a Taranto per partecipare a un incontro con i commercianti dei settori moda, abbigliamento, calzature e accessori.

Durante l’assemblea provinciale, c’è stato anche un aggiornamento sulla campagna nazionale Fismo “Salviamo i saldi di fine stagione”, iniziativa che punta a introdurre cambiamenti sostanziali alla regolamentazione di saldi.

L’associazione tarantina, tra gli altri temi, ha prospettato il programma 2024-2025 dei corsi di formazione gratuita per i dipendenti con l’utilizzo dei fondi professionali. E l’assemblea ha nominato Andrea Liuzzi presidente provinciale della Fismo Federazione italiana settore moda Confesercenti.

«Il commercio vive di servizi e rigenerazione urbana - ha osservato Campobasso - servono trasporti, parcheggi, bisogna recuperare alcune zone. E la riqualificazione in quei quartieri non può prescindere dal commercio. Intendo dire che il proliferarsi unicamente di bar e ristoranti non è utile alla stessa rigenerazione urbana. Ecco perché anche qui a Taranto occorre governare il recupero di zone come il Borgo e la Città vecchia, pilotarlo per evitare uno svilimento di questo processo. Più negozi aiutano la rigenerazione e allo stesso modo la riqualificazione è utile al commercio».

L'incontro

L’incontro è stato coordinato dalla presidente di Confesercenti CasaImpresa Taranto, Francesca Intermite, e si è tenuto presso la sede dell’associazione in via Dante.

«Riqualificare e lasciare senza servizi e negozi i residenti è una formula che non funziona - ha aggiunto il presidente della Fismo - perciò il nostro auspicio è che anche Taranto dia spazio nel suo processo di cambiamento al commercio. Stiamo facendo una battaglia a livello nazionale per modificare le regole sui saldi che sono datate e antistoriche. E che penalizzano ulteriormente negozi e boutique».

La Federazione moda Confesercenti ha posto l’esigenza di intervenire su data, durata ed assetto normativo dei saldi che, per gli esercenti del settore moda, rappresentano un patrimonio economico, sociale e culturale che si sta perdendo.

Ha lanciato un’iniziativa che punta a raccogliere il maggior numero di adesioni alla sua richiesta di periodi dei saldi della durata di 30 giorni, con uno slittamento di almeno un mese di avvio, rispetto alle date oggi previste.

Ossia, far partire le svendite a febbraio e ad agosto anziché rispettivamente i primi di gennaio e luglio. Vendite sottocosto, promozioni, offerte speciali, Black Friday producono una concorrenza sleale che altera gli equilibri del mercato. Richieste che poi saranno portate al ministero delle Imprese e del Made in Italy, per cambiare le regole sulle vendite di fine stagione, ormai datate 40 anni.

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