Avellino playoff Serie C: domenica sorteggio per la squadra di Pazienza

Ieri l'ultima amichevole contro il Trastevere vinta 4-0

Avellino playoff Serie C: domenica sorteggio per la squadra di Pazienza
Avellino playoff Serie C: domenica sorteggio per la squadra di Pazienza
di Marco Festa
Mercoledì 15 Maggio 2024, 09:45 - Ultimo agg. 11:35
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Da adesso si fa sul serio. La lunga attesa dell'Avellino in vista del debutto nei playoff si è conclusa ieri al Partenio-Lombardi con il successo per 4-0 nell'amichevole contro il Trastevere: gol di Rigione e De Cristofaro nel primo tempo, di Gori e Marconi nella ripresa. Gambe pesanti per i carichi di lavoro sostenuti nella lunga marcia di avvicinamento all'esordio, qualche passaggio sbagliato di troppo che ha suscitato i mugugni di alcuni dei trecento tifosi presenti, nuove indicazioni da analizzare nei prossimi giorni, prima di conoscere chi sarà l'avversario sulla strada per la semifinale: domenica, alle 9:30, nella sede della Lega Pro a Firenze, sarà Cristian Brocchi a sorteggiare la prima rivale dei lupi sulla strada per la Serie B.

A una settimana esatta dal match in trasferta valido per l'andata dei quarti di finale degli spareggi promozione, cui seguirà il ritorno in casa a distanza di soli quattro giorni (sabato 25 maggio), l'Avellino si è messo alla prova contro i capitolini, che hanno chiuso l'ultimo campionato di Serie D a metà classifica e che nel 2018/2019 furono tra gli avversari più agguerriti sulla strada per il ritorno nel professionismo: vinsero 4-1 in Irpinia il 2 dicembre 2018 causando l'esonero di Graziani appannaggio di Bucaro.

Ora sulla panchina avellinese siede saldamente Pazienza, che nel primo tempo ha continuato l'opera di rodaggio del fidato 3-5-2 con due scelte tra gli interpreti che profumano di potenziale ballottaggio in vista del momento delle scelte: Rigione è stato preferito a Cionek in difesa (il polacco resta comunque favorito per partire dall'inizio il prossimo 21 maggio); Sgarbi è stato di nuovo schierato al posto di Gori, al fianco di Patierno in attacco.
Proprio Patierno si è fatto subito vedere con due conclusioni di poco alte e un colpo di testa a lato; Liotti non ha trovato lo specchio della porta, ma ha confermato di essere tra i più in palla.

Ci ha pensato Rigione a sbloccare la partita con un tiro rasoterra su punizione che, al 31', ha piegato le mani al tutt'altro che irreprensibile Grossi.

De Cristofaro ha rimarcato con forza la sua candidatura a confermare la sua maglia da titolare raddoppiando al 34': manco a dirlo su cross di Liotti. Macchinoso Sgarbi, evidentemente appesantito dagli sforzi a cui è stato sottoposto per arrivare volando quando conterà davvero. Nella ripresa il gioiello bolzanino è tornato a essere messo alla prova nei panni di trequartista in un 4-3-1-2 in cui Gori e Patierno hanno guidato il reparto avanzato.

Tito ha rilevato Liotti sull'out mancino e Llano ha fatto lo stesso con Cancellotti andando a fungere da terzino destro. Pezzella e Rocca al posto di De Cristofaro e D'Ausilio sono stati inseriti in mezzo al campo ai lati di Palmiero, che ha a sua volta rilevato Armellino. Ampie rotazioni a cui ha preso parte anche Pane, che ha fatto rifiatare Ghidotti. Se il 4-3-1-2 è ancora in fase sperimentale, Gori ha dimostrato che lui è una certezza; che potrebbe essere un azzardo farne a meno: ben oltre il colpo di testa su cross di Tito con cui ha arrotondato il risultato al 63' e l'assist per il subentrato (e positivo) Marconi (4-0 al 91').

Da registrare pure due standing ovation: per Patierno, sempre più idolo della folla, ed Emiliano Massimo, che nel 2013 festeggiò con i suoi compagni quella che, a oggi, è l'ultima promozione in Serie B del lupo. Il centrocampista ha risposto, probabilmente comprendendo il tipo di sentimento che quella gente, che ha conosciuto in prima persona, sta vivendo in questa interminabile sospensione. Ma ormai ci siamo.

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Le porte dello stadio stanno per essere chiuse per iniziare, non appena goduto un mercoledì di riposo, la settimana tipo di allenamenti in vista del momento della verità. Si riparte dagli applausi d'incoraggiamento finali. La squadra si prepara a vivere con l'intera città ore in apnea nella speranza che il fiato possa essere sprigionato nel classico urlo liberatorio.

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