Roma, raid degli anarchici al Tuscolano: atti vandalici prima della sentenza Cospito. Allarme per il 25 aprile

Alle 4.06 della notte tra martedì e mercoledì una ventina di anarchici tutti incappucciati e vestiti di scuro hanno bruciato un'auto, tre cassonetti, una campana del vetro e incendiato i bancomat

Roma, raid degli anarchici al Tuscolano: atti vandalici prima della sentenza Cospito. Allarme per il 25 aprile
Roma, raid degli anarchici al Tuscolano: atti vandalici prima della sentenza Cospito. Allarme per il 25 aprile
di Alessia Marani
Giovedì 25 Aprile 2024, 07:33 - Ultimo agg. 26 Aprile, 08:59
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Si sono fatti sentire a modo loro, agitando la notte romana alla vigilia della sentenza in Cassazione per il processo ad Anna Beniamino e Alfredo Cospito per l'assalto del 2 giugno 2006 alla caserma Allievi Carabinieri di Fossano, a Cuneo. Alle 4.06 della notte tra martedì e mercoledì una ventina di anarchici tutti incappucciati e vestiti di scuro («sembrava avessero delle maschere, come degli impermeabili neri», racconta un testimone) hanno bruciato un'auto, tre cassonetti, una campana del vetro e incendiato i bancomat, picconato le vetrine di alcuni istituti bancari e dell'ufficio postale lasciando scritte inequivocabili: «Anna e Alfredo liberi» con la A cerchiata simbolo degli anarchici e «Nessuna pace per chi vive di guerra», indirizzata alle industrie d'armi che fanno profitto con i conflitti in atto. L'assalto è scattato in via Lucio Papirio e in via Giulio Agricola, all'Appio Claudio. Fatti simili erano accaduti nel dicembre del 2022 all'Appio Latino, allora la protesta era contro il 41 bis.

LA PAURA

«Ci hanno svegliato di soprassalto - raccontano i residenti di via Papirio - li abbiamo sentiti gridare in romanaccio, hanno dato fuoco ai secchioni, altri li hanno buttati in mezzo alla strada per ripararsi la fuga».

Ai postamat il fuoco lo hanno appiccato con la diavolina, il loro sguardo ha incrociato quello del fruttivendolo che stava aprendo il negozio: «Facevano paura, poi si sono dileguati». Sul posto sono accorse le volanti e i vigili del fuoco. Indaga la Digos. Al vaglio le immagini degli impianti di videosorveglianza.

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LE MISURE

Il raid non fa che aumentare il livello di tensione per la giornata di oggi, 25 Aprile, festa della Liberazione. Saranno oltre 600 gli operatori delle forze dell'ordine, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza in campo per la gestione dell'ordine pubblico. In vista delle numerose manifestazioni previste la città si blinda e già da ieri sera sono scattati i controlli e le bonifiche nella zona di Porta San Paolo. Proprio qui alle 8.30 la comunità ebraica deporrà una corona d'alloro, duecento le persone attese. Circa mezz'ora prima, però, si sono dati appuntamento nello stesso posto alcuni movimenti di sinistra, tra cui gli antagonisti, il movimento studenti palestinesi, esponenti di potere operaio e i collettivi universitari, riuniti nel motto «nessuna legittimità al sionismo nelle piazze antifasciste», sullo sfondo lo slogan per un «25 Aprile antifascista e antisionista». Come ogni anno è inoltre previsto il corteo dell'Anpi provinciale di Roma, che partirà alle 9 da Largo Benedetto Bompiani e arriverà in piazzale Ostiense a cui dovrebbero partecipare circa 2mila persone.
Digos e nucleo informativo dei carabinieri sono già in allerta per garantire la sicurezza durante lo svolgimento dei singoli eventi. Per tutta la giornata, infatti, si susseguiranno vari appuntamenti per ricordare e celebrare i 79 anni dalla Liberazione. Sempre nella mattinata, altre duecento persone si ritroveranno in largo delle Terme Gordiane per sfilare fino al Parco Modesto Di veglia per commemorare il "25 Aprile di Roma Est".

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