Napoli, Sara Romano morta travolta dal Suv: automobilista in carcere

Applicata la custodia cautelare in carcere per l'investitore

Sara Romano
Sara Romano
Mercoledì 8 Maggio 2024, 16:32 - Ultimo agg. 9 Maggio, 17:53
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È stato convalidato il fermo dell’uomo che avrebbe investito e ucciso Sara Romano. Applicata la custodia cautelare in carcere. Il reato contestato è omicidio stradale aggravato dalla fuga.

Sara Romano aveva 21 anni e pochi giorni fa rientrava da una notte trascorsa in discoteca quando per una fatale coincidenza ha perso la vita, portata via dalla folle corsa di un Suv guidato da un 29enne fuggito senza prestare soccorso. È morta sul colpo, sotto gli occhi di un’amica. 

Dopo una notte in discoteca a Bagnoli, Sara Romano - residente nella zona del Mercato - chiese all’amica che è al volante di accostare perché si rende conto che non è nelle condizioni migliori per guidare.

C’è già la prima luce del sole quando Sara scende senza sapere che sta andando incontro alla morte: al di là della curva che la Panda si è già lasciata alle spalle arriva ad altissima velocità un Suv scuro che la investe. L’impatto è violentissimo, per la ragazza non c’è nulla da fare. Muore sull’asfalto, dopo pochi secondi, mentre il conducente che l’ha centrata fugge via.

Sul posto giungono i vigili dell’Infortunistica stradale, che ascoltano le testimonianze delle amiche in stato di choc, mentre i carabinieri della compagnia di Bagnoli - che pure intervengono immediatamente - iniziano ad acquisire i filmati delle telecamere di videosorveglianza stradale: scatta la caccia al pirata della strada, e i militari dell’Arma riescono a identificarlo: è un 29enne di Scampia Marco Coppola che ha noleggiato l’auto killer. Ma quando i carabinieri bussano alla sua porta di casa, nel Lotto G, trovano solo i genitori. Raggiunto telefonicamente, il giovane riattacca e sparisce.

La sua scomparsa dura poco: sette ore dopo si costituirà alla polizia, e verrà subito trasferito nella caserma dei carabinieri di Bagnoli per l’interrogatorio e per essere sottoposto agli esami tossicologici. 

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