Probabilmente non si sono accorti neppure del valore di quelle anfore che hanno distrutto fracassandole al suolo, i vandali che di recente hanno preso di mira i resti dell’antico mausoleo d’epoca romana nei pressi del polo artigianale di Pianura, periferia occidentale di Napoli. Dopo essersi accaniti nel demolire parte delle mura esterne in opus reticulatum , si sono imbattuti chissà come , in qualcosa che di certo avrebbe arricchito la storia locale, alcune antiche anfore impiegate molto probabilmente come urne cinerarie. Purtroppo gli antichi reperti sono stati distrutti e i cocci spari sul terreno assieme ai tanti rifiuti che affliggono il giardinetto che lo circonda.
Il mausoleo funerario del polo artigianale di Pianura è una struttura romana del II secolo d.C., destinato ad ospitare resti di defunti. Dell'edificio originario sono rimasti solo il nucleo centrale e tracce del piano superiore. Il sepolcro funerario doveva costituire il luogo di sepoltura per gli abitanti di una comunità agricola, i cui resti non sono ancora venuti alla luce che sorgeva nei pressi di Via Montagna Spaccata. Tra l'altro lungo tale via venne ritrovato nel corso degli anni un cippo con iscrizione recante una dedica al dio Silvano a cui doveva essere dedicato un adiacente saccello.
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