Udinese-Roma, non c'è tempo da perdere: alle 20 gli ultimi 18'30" della partita sospesa per il malore a Ndicka

Si ricomincia dall’1-1, De Rossi è al bivio

Udinese-Roma, non c'è tempo da perdere: alle 20 gli ultimi 18'30" della partita sospesa per il malore a Ndicka
Udinese-Roma, non c'è tempo da perdere: alle 20 gli ultimi 18'30" della partita sospesa per il malore a Ndicka
di Stefano Carina
Giovedì 25 Aprile 2024, 06:00 - Ultimo agg. 08:00
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 A pensarci bene, è capire soltanto da che punto di vista la si guarda. Perché 18' e 30'' nel basket sarebbe una vita. Nel rugby, praticamente metà tempo. Per non parlare della pallanuoto, oltre metà partita. Nel calcio, invece, è un soffio. Poco meno del 20% che è sempre più dello 0,1% che Andreazzoli, ormai 11 anni fa, si diede come possibilità di restare alla guida della Roma. Daniele da quel punto di vista è al sicuro: al 100% sarà l'allenatore della Roma anche il prossimo anno. Meno certa è la corsa alla Champions. Con il Bologna scappato a +7, la corsa al quinto posto sembra ristretta a Roma e Atalanta, con la Lazio terzo incomodo che preferisce per ora restare a fari spenti. Lo spezzone di oggi è di quelli che può lasciare il segno. Perché vincere vorrebbe dire tornare a +4 su Gasperini (che recupererà poi il match con la Fiorentina) e allontanare a +6 le velleità biancocelesti. A rendere ancora più strano l'epilogo di oggi è l'avvicendamento in panchina dell'Udinese.

CONVOCAZIONE A SORPRESA?

Undici giorni fa, prima del malore in campo di Ndicka (che ieri si è allenato a parte e, a meno di sorprese in extremis, non dovrebbe seguire la squadra, a meno che non si opti per una convocazione simbolica), c'era Cioffi, ora Cannavaro.

Sì, proprio Fabio, campione del mondo nel 2006, compagno di nazionale, capitano e amico di Daniele, pronto a difenderlo quando DDR rifilò una gomitata galeotta a McBride in quel mondiale reso poi indimenticabile dalla serie vincente dei rigori in finale contro la Francia. E questa sera a Udine, inizio ore 20, è per certi versi un'altra finale. Finale (anche) di gara che poi è un nuovo inizio. Tutto e subito. A tal punto che cambierà l'approccio, la vigilia e il ritorno. La Roma ha previsto di fare tutto in giornata, nonostante Udine non sia proprio dietro l'angolo. Dopo il ritrovo a Trigoria questa mattina, trasferimento a Fiumicino con il volo alle ore 10.30. Arrivo all’aeroporto di Ronchi Legionari per poi prendere il pullman destinazione Udine. Pranzo, riposo, alle 16 riunione tecnica e partenza per lo stadio più o meno un paio di ore prima del fischio d’inizio. Venti minuti in campo, e ritorno a Roma previsto intorno a mezzanotte. E per l'approccio, lecito aspettarsi qualcosa di diverso: «La difficoltà principale sarà quella di entrare immediatamente in campo con tutte le energie necessarie - spiega il preparatore atletico Rongoni, ora in Algeria, ma con passato in giallorosso - La parola chiave sarà intensità. Roma e Udinese dovranno prepararla diversamente perché i giallorossi, viste le tante partite ravvicinate, se avranno dei giocatori che non hanno recuperato bene potrebbero avere qualche problema in più a partire ad alta intensità. Di conseguenza dovrà perdere più tempo nel riscaldamento, mentre l'Udinese giocando una volta a settimana avrà bisogno di un riscaldamento più rapido». L'impressione è che non ci sarà tempo per i calcoli. La Roma dovrà partire con il piede sull'acceleratore, consapevole che nelle 18 gare con De Rossi, coppe comprese, in 5 occasioni è riuscita a segnare nei primi 20 minuti (Verona, Cagliari, Feyenoord, Brighton, Milan). Per tornare al giochino delle percentuali, è il 28%. Non poco.

LE SCELTE

Stavolta capire le scelte di Daniele non è facile. Azmoun ha sorpassato Abraham ma se poi il tecnico volesse giocare con il 4-2-3-1, provato in questi giorni, ecco che entrambi potrebbero trovare spazio con l'ex Leverkusen pronto a slittare sull'esterno. Anche perché dalla posizione di Dybala quello è un sistema che facilmente si trasforma in un 4-2-4. Rimanendo al fedele 4-3-3, l'iraniano che sussurra ai cavalli diventa favorito, anche in virtù del gol al Bologna, per partire dal via. Non potranno essere schierati Huijsen e Aouar, sostituiti durante i primi 71’30’’. Ma per una squadra che ha bisogno di segnare, per una volta, sembra il male minore.

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