Una decisione «terribile, totalmente sbagliata, che non ha alcun fondamento nella Costituzione americana ma è un mero esercizio di potere politico». A due settimane dalla scioccante sentenza della Corte Suprema, il presidente americano Joe Biden risponde con parole durissime e un ordine esecutivo che mira a tutelare il più possibile il diritto all'aborto delle donne americane. Ma per l'ala più a sinistra, al di là della retorica più forte rispetto agli inizi, si tratta di misure inadeguate a contenere lo tsunami scatenato dal massimo tribunale Usa. «Non possiamo permettere che una Corte Suprema fuori controllo ci privi dei nostri diritti», ha attaccato Biden dalla Sala Roosevelt della Casa Bianca esortando gli americani ad andare ai seggi alle elezioni di Midterm in novembre: «È l'unico modo per fare la differenza: votate, votate, votate».
Biden: serve una legge nazionale sull'aborto
Il presidente ha inoltre esortato il Congresso ad approvare una legge nazionale sull'aborto, una delle questione su cui più preme parte del Partito democratico. «La firmerei all'istante», ha assicurato, definendola «la via più rapida» per ripristinare un diritto negato. «Questa Corte ha fatto capire chiaramente che non proteggerà le donne, ma io lo farò», ha dichiarato il presidente.
Ad esempio, nei casi in cui una donna debba viaggiare da uno Stato all'altro per abortire rischiando pene o sanzioni. Biden ha infine chiesto al presidente della Federal Trade Commission di adottare misure per proteggere la privacy delle pazienti che cercano informazioni online e di non divulgare i loro dati registrati su app o siti. Se queste iniziative avranno un impatto è troppo presto per dirlo, ma i liberal del partito democratico le hanno già bocciate. Da giorni esponenti di spicco dell'ala più a sinistra, come Alexandria Ocasio-Cortez ed Elizabeth Warren, premono su Biden affinché prenda decisioni più radicali come allargare la Corte Suprema o aprire cliniche per l'aborto su terreni federali. Adesso fanno notare che l'ordine esecutivo del presidente è poco incisivo e non prevede, tra l'altro, la possibilità di acquistare le pillole abortive laddove l'interruzione di gravidanza è vietata. Intanto sono già nove gli Stati dove non si può più abortire ma, secondo il Center for reproductive rights - l'associazione che ha difeso l'unica clinica abortista in Mississippi nel caso 'Dobbs v. Jackson Women's Health Organization' -, il numero è destinato ad aumentare drammaticamente nelle prossime settimane.