Bombolette spray a terra e nuove scritte selvagge sui muri d’epoca romana. E’ l’istantanea di degrado circa il sito archeologico delle “centocamerelle", custodite in Villa Avellino, storico polmone verde al centro di Pozzuoli. Complice la vulnerabilità del parco pubblico e dunque del sito , periodicamente gli avanzi delle antiche strutture sono prese di mira dai writers selvaggi che utilizzano le pareti ancora intonacate per realizzare i loro “tag” .
L’ultimo imbratto in ordine di tempo ha coinvolto alcuni ambienti dove fino fino a pochi anni fa, sulle pareti era ancora possibile leggere i segni dell’acqua contenute nelle antiche cisterne e l’impronta di un bollo laterizio databile al II sec.d.C.
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