Scuola negata: il Buonarroti
fa lezione all'aperto

foto
Ornella Mincione


Caserta. Tanti erano gli studenti e i genitori, insieme ai docenti dell’istituto Buonarroti, ieri mattina in piazza Vanvitelli. Dalle 9.30 fino alle 11.15 c’è stata una «lezione di democrazia»: un momento di dialogo tra tutti, incentrato soprattutto per la vicenda che riguarda l’istituto tecnico per geometri. Erano circa 400, secondo gli organizzatori, le persone in piazza che hanno voluto dimostrare la forte volontà di tutti di «non far morire il Buonarroti», come dicevano alcuni dei ragazzi presenti. Invitate tutte le istituzioni: tra questi, presenti il vicesindaco di Caserta Maddalena Corvino e l’assessore alla Pubblica istruzione Daniela Borrelli. Invitato anche il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise che purtroppo non ha potuto partecipare all’iniziativa: al suo posto, i referenti della Pastorale giovanile, «pronti ad ascoltare tutti», come hanno commentato ieri mattina.

Dopo la lezione, come da programma, la catena umana composta da tutto il popolo del Buonarroti, studenti, genitori e docenti. «Quello che i ragazzi vogliono far sentire è soprattutto un grido d’aiuto rivolto alle istituzioni - spiegano i docenti al fianco degli alunni -. Vogliono far sapere a tutti che sono in agitazione. E che lo saranno anche domani e dopodomani», hanno continuato ieri i professori. 
Proprio oggi e domani sono giornate clou per gli stessi ragazzi del Buonarroti, visto che suonerà la loro prima campanella per quest’anno scolastico 2017/2018.